Vivere la Valle d’Aosta tra borghi, paesi e città
L’evoluzione storica della Valle d’Aosta ha lasciato tracce indelebili sul territorio. Arte, cultura e storia si intrecciano nel tessuto urbano dei borghi e dei paesi che, come una costellazione, rappresentano il segno tangibile di una storia millenaria e di tradizioni ancora vive che affondano le radici nel tempo passato. Testimonianze dei Romani, cinte murarie di poderosi castelli medioevali, torri di avvistamento e regali dimore arricchiscono in equilibrio il paesaggio della Natura, regalando agli ospiti e agli abitanti della Valle d’Aosta connubi di bellezza assoluta
Aosta, città romana e medievale
Il capoluogo della Valle d’Aosta mostra fieramente il suo passato. Visitando la città, ci si accorge immediatamente del suo impianto di origine romana: strade perpendicolari l’una all’altra sono contenute entro un grande rettangolo, delimitato dall’antica cinta muraria, ben conservata e visibile in diversi tratti. Le notevoli testimonianze monumentali dei Romani ne fanno uno degli esempi più importanti di architettura di epoca romana in tutto il Nord Italia: la domus, la Porta Praetoria, il teatro, le mura, il criptoportico ricordano lo splendore che Aosta vantò sotto l’imperatore Augusto, suo fondatore. Da 2000 anni, l’ARCO DI AUGUSTO è uno dei simboli della città; il TEATRO ROMANO, con i suoi 22 metri di facciata quasi intatta è uno dei monumenti più suggestivi d’Italia; l’AREA MEGALITICA, portata alla luce nel 1969, è uno dei più interessanti siti archeologici della Preistoria del continente europeo. Le possibilità di visita ad Aosta sono molteplici. Le guide turistiche propongono diversi itinerari, che di norma si possono sviluppare in uno o più giorni, se si tralasciano le innumerevoli realtà museali presenti, che meritano i giusti approfondimenti. La CATTEDRALE – dedicata a Santa Maria Assunta e a san Giovanni Battista – venne edificata sul preesistente edificio religioso, costruito sul criptoportico romano, a partire dall’XI secolo. Ampliata e modificata nel corso dei secoli, l’attuale assetto è riconducibile ai primi decenni del Cinquecento, con la facciata affrescata con episodi della vita di Maria. L’attuale fronte venne inserito in epoca neoclassica. Il suo deambulatorio ospita il MUSEO DEL TESORO. Nella COLLEGIATA DI SANT’ORSO, in stile romanico e gotico, è stato portato alla luce un antico mosaico raffigurante Sansone che uccide il leone. Il coro ligneo, il ciclo di affreschi nel sottotetto e il chiostro – nei capitelli del suo colonnato è scolpita una narrazione riconducibile alla vita di Sant’Orso – la rendono uno dei luoghi più visitati della città. Non solo storia e cultura, però! Circondata dalle montagne e collegata con Pila (nota località sciistica) attraverso una funivia che in soli 17 minuti porta dal centro della città alle piste da sci (in inverno) e a diversi itinerari escursionistici (in estate), Aosta rivela anche una forte anima alpina.
Dai Salassi ai Romani
Tra l’VIII e il V secolo a.C., i Celti ebbero importante influenza sulle popolazioni indigene stanziali nell’attuale territorio della Valle d’Aosta, permettendo lo sviluppo della civiltà dei Salassi. I Romani, interessati alla conquista delle Gallie, si scontrarono con la popolazione dei Salassi, per rendere quella porzione di terra la porta di accesso verso l’attuale Francia e l’Inghilterra. Dal 25 a.C. i Romani diedero impulso alla fondazione di Augusta Prætoria Salassorum, l’odierna Aosta, e alla costruzione delle direttrici verso i colli del Piccolo e Gran San Bernardo. La dominazione romana durò cinque secoli. Sul territorio sono molte le tracce lasciate dai Romani, nel loro desiderio di espansione verso il Nord. Aosta è sicuramente il luogo che offre il maggior numero di testimonianze. Oltre al capoluogo, significativo è il ponte-acquedotto sul torrente Grand-Eyvia a Pont d’Ael, villaggio facilmente raggiungibile da Aymavilles, lungo la strada che porta a Cogne. È un imponente manufatto in muratura e blocchi di pietra da taglio, databile al 3 a.C. grazie ad un’iscrizione sul fronte nord, che riporta anche il nome di Caius Avillius Caimus, suo promotore e proprietario. Un recente progetto di valorizzazione consente ai visitatori un viaggio nel tempo, verso la comprensione dell’opera e dell’attigua – oggi non più visibile – strada romana. A Donnas un arco e una porzione di 221 metri dell’antica strada romana delle Gallie, scavata lungo il promontorio roccioso sulle acque della Dora Baltea, testimoniano la grande tecnica nel costruire collegamenti viari dei Romani. Un’autentica pietra miliare ancora in posa, informa che Aosta è distante XXXVI miglia (circa 54 km). Verso PontSaint-Martin, si incontra il monumentale ponte romano, primo avamposto valdostano verso la strada per le Gallie, esemplare senza pari in Europa per l’ampiezza dell’unica arcata, dall’ eccezionale lunghezza di 36 metri.
Una valle per cento Castelli
Durante il Medioevo, come via d’accesso verso i valichi alpini, la posizione strategica della Valle d’Aosta rappresentò uno dei principali motivi di divisione e di contesa tra le diverse famiglie nobili locali. Fu così che il territorio vide il moltiplicarsi di castelli, torri e case-forti a controllo del fondovalle e delle vallate laterali. Col passare dei secoli, numerosi manieri si trasformarono da sistemi di difesa in dimore signorili adattandosi alle epoche e alle mode, mentre altri lentamente vennero abbandonati. Oggi questi luoghi carichi di arte, storia e leggende, esaltati dalla bellezza di un paesaggio straordinario, affascinano i visitatori con il loro incanto fiabesco.
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Dall’Hotel Aigle si possono raggiungere Morgex in 20′ e Avise in meno di 30′. Con pochi minuti di strada in più si raggiungono Arvier, Saint-Pierre, Introd, Sarre e Aymavilles, il castello Sarriod de la Tour, Introd, Les Combes, il castello di Sarre, il ponte romano di Pondel.
I bellissimi castelli di Fenis e Issogne distano rispettivamente 35′ e 45′ di autostrada, ma richiedono una giornata intera per via dei turni d’ingresso. E lo stesso vale per il Forte di Bard.
Aosta è raggiungibile dall’Hotel in circa 25′ di autostrada o 40′ di statale. La visita può richiedere da mezza giornata a una giornata intera.
In condizioni di traffico scorrevole, dal nostro Hotel si arriva a Chamonix con il traforo in meno di 30′. Si possono poi raggiungere con facilità tutte le località dell’Alta Savoia e della Svizzera francese: Annecy, Martigny, Losanna e Ginevra.
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Questa pagina (e le pagine corrispondenti in lingua Inglese e Francese) è stata creata da Sergio Caggia (Marzo 2024)